disegno di copertina: Massimo Boccardini
Amo ascoltare la loro musica nel silenzio della notte quando questa si appresta ad andare a dormire.
Le ore piccole, prostitute d'alto bordo annegate in un tenace rosso di barrique, sono esperte malandrine
nello scassinare i lucchetti che, durante il giorno, serrano eroicamente il motus mentis prigioniero di
percorsi obbligati, di parametri ferrei che legano l'anima al pavimento, il cuore in un cassetto e la
sconfinatezza del cielo appesa a un chiodo. Ma ora sono face to face con loro, le mie magnifiche complici
aguzzine che tranciano il cerchio materiale vestendomi di aria esente da peso, dandomi quel lussurioso pathos
di divinità gaudente in cross perenne tra curve armoniose di suoni e xilofoni impalpabili e irreali.
Queste ore, ambasciatrici senza feluca dell'alba prossima, amplificano i woofer dell'Io recondito nascosto
a malapena tra le dune del sentimento, e fanno penetrare a fondo gli elementi naturali di cui è composto
l'enigma vita : acqua, fuoco, cielo e terra. Un quartett di elementi che unito al perpetuo ancestrale ondifrago
di questa musica, ti fa spiaggiare esausto di energia su mondi di cui si ignora la genesi, fattezze e confini.
Ma hai la possibiltà di tracciarti in questo lasso di temporalità un mondo, un cosmo tutto tuo, una tua
Atlantide che nel giro di poche ore puoi far riemergere, risplendere e inabissare di nuovo. E tutto questo,
come da Celineane memorie, in un viaggio al termine della notte, a cavallo del silenzio delle stelle e del
respiro intorpidito della terra, la quale nel suo sonno agitato già si interroga sul prossimo sopruso
quotidiano che l'attende. Ma è l'armonia, che ascoltata in questi attimi fuggenti, secerne il suo succo
sincero e sognante, cosa che in altri momenti puoi afferrare solo in superfice, che tonifica ma non rimane
dentro, che scivola come su pelle unta. E' proprio in questi attimi semioscuri che il suono, il mood ,
il messaggio viene catturato dai pori dello spirito aperto e reattivo ad ogni sensazione che esula dal
meccanico gesto dell'odierno. E ti nutre al limite della capienza, ti fa ricco e signore di te stesso e
dei tuoi pensieri che volano con il Pindaro che transita in quel momento sul tuo modo di vedere liberamente
il mondo, il tuo mondo dall'alto in basso. Ascolta questa musica, e scoprirai che dove poggerai le tue ali
invisibili, quello sarà ogni volta il tuo centro vitale, dove poter atterrare per poi di nuovo rimbalzare
nell'infinito mare del cielo.
Massimo Sannella - Onde Sonore - Fuaié